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Essere e Divenire

Perché “Essere e Divenire”? Al di là delle dissertazioni filosofiche che da tempi antichissimi hanno riguardato questo tema vorrei qui con voi riflettere sul significato che questa apparente contraddizione ha nella vita di noi tutti.

Ogni individuo, dalla nascita fino alla sua età adulta, attraversa degli stadi evolutivi in cui, tra le altre cose, sviluppa il concetto di sé, costruisce cioè pian piano un’idea di se’ stesso. Tale costruzione è inconsapevole  ma il risultato è che, in questo modo, sarà poi in grado di fare un quadro di sé stesso, una sorta di autoritratto.

Se ci ponessimo la domanda: “Che idea ho di me stesso?” probabilmente tutti noi risponderemmo con un elenco di termini che metterebbero in evidenza la nostre caratteristiche fisiche, il nostro carattere, le nostre capacità o incapacità in vari ambiti e con degli aggettivi adatti a descrivere noi stessi in rapporto alla vita e agli altri. Non si tratterebbe mai di un ritratto completamente obiettivo essendo infatti strettamente dipendente dalla nostra autostima, cioè dall’idea di noi stessi che è basata sul giudizio che gli altri danno di noi e su quello che noi diamo di noi stessi. Comunque sia potremmo dire di questa descrizione: “Questo sono io”.

Niente da obiettare, l’operazione che abbiamo fatto è assolutamente corretta ma, da un punto di vista temporale, dove collochiamo questa descrizione? Che valore temporale ha? Possiamo pensare che da bambini avevamo la stessa idea di noi stessi che descriviamo oggi? E da adolescenti? Immagino che risponderemo tutti di no a tale domanda. E allora che significato ha dire: “Io sono così!”? Per dare un valore reale a tale definizione dobbiamo innanzi tutto collocarla nel qui ed ora.  Non è infatti più corretto affermare: “In questo momento io sono…”?

Dalla nostra infanzia ad oggi innumerevoli esperienze ci hanno modificato e noi, di pari passo, abbiamo modificato l’idea di noi stessi. Siamo diventati pian piano ciò che siamo attraverso un continuo e inarrestabile mutamento. “Essere” va correttamente riferito ad uno stato momentaneo, è paragonabile ad uno scatto fotografico che ci ritrae in un preciso istante. Ma la nostra vita è fatta da una serie lunghissima di scatti successivi, fotogrammi che, uno dopo l’altro, vanno a costruire quello che possiamo definire il “film” di cui siamo il protagonista principale, la nostra vita appunto. “Essere” è quindi il punto di partenza del “Divenire” o, per meglio dire, è il punto di partenza ed il punto di arrivo del divenire. La nostra vita quindi non è altro che una successione di “essere” in continuo mutamento, un continuo “divenire”.

La vita di chi vive uno stato di benessere mentale è caratterizzata da un flusso continuo di energia che facilita il cambiamento verso dei successivi stati di “essere” più appaganti. Alcune volte capita invece che tale flusso si blocchi e il processo del nostro “divenire” si interrompa. L’immagine che abbiamo di noi sembra cristallizzarsi. Ci sembra di non riuscire più ad affrontare gli eventi, ci sentiamo confusi, perdiamo di vista le nostre risorse interne.

E’ questo il momento in cui il Counseling può rivelarsi utile. Attraverso l’aiuto del counselor possiamo pian piano abbandonare quello stato di impasse, mobilitare le nostre risorse, recuperare la nostra autostima, incamminarci lungo il percorso del cambiamento fino a raggiungere il nostro obiettivo ed il recupero del nostro benessere.                                                                                                                                                                                                                       (pt)